venerdì 22 novembre 2013

Recupero comportamentale "Tibu"


Anche la storia di questo dogo argentino è comune a quella di tante altre, ma si può leggere più facilmente attraverso questo Link


Approfittando di una formazione che feci in Sicilia per i nuovi operatori di "Cani Tutor" decisi di andarlo a vedere in quel di Avola (Siracusa); anche per farmi un'idea più precisa sull'attacco che aveva sferrato ad una volontaria del canile che lo ospitava.








Si chiamava "Raul" - un nome con il quale avevo già avevo avuto a che fare in passato - e per lui era stata disposta l'eutanasia per "accertata pericolosità".
In accordo con il canile sanitario, con i medici veterinari e con l'Associazione che gestisce le adozioni, venne quindi chiesta dai volontari una proroga per tentare un recupero comportamentale a pochi giorni dalla data della sua morte.
Accettai l'invito ed il cane dopo un po' di tempo prese la strada per le Marche ed affrontare il lavoro di recupero.
Per motivi di sicurezza, il cane arrivò sedato e posto all'interno di un trasportino, il quale - a sua volta - era inserito all'interno di un'ulteriore gabbia.








Quando mi avvicinai per dargli il benvenuto, lui rispose così:





<<Poco male>> pensai tra me <<Ormai arriva di tutto... e tu non sarai certo l'ultimo>> iniziando a lavorarci sopra 24 ore dopo.

Decisi subito di cambiargli nome: lo chiamai "Tibu" - in onore al brigante maremmano "Tiburzi".
La prima cosa che andava fatta - come sempre - era spogliarlo; metterlo cioè di fronte a diversi stimoli per osservarne le reazioni.




Dopo aver fatto ciò, ed averlo messo in sicurezza ("mettere in sicurezza" significa lavorare in un modo tale che la risposta agli stimoli da parte del cane non sia di tipo aggressivo) iniziai il lavoro di fidelizzazione.





Ottenuto questo, cominciai con il lavoro in libertà; percorso in cui il cane inizia a familiarizzare con l'ambiente in modo autonomo, approcciandosi al contempo all'educazione di base.





"Tibu", dopo i vari test, non si dimostrò affatto socievole con i suoi conspecifici, ma ancora una volta furono i "Cani Tutor" a porre rimedio a questo problema.

Questo è il risultato ottenuto a fine lavoro.
Nel filmato "Tibu" si relaziona con un soggetto maschio a lui completamente sconosciuto.









Il lavoro è finito, e "Tibu" è pronto per la sua nuova vita.

Eccolo nella sua nuova famiglia e nella sua nuova casa






...ed eccolo a distanza di qualche mese







Un recupero comportamentale ha senso, e si può definire tale, solo quando il cane paziente può essere adottato da chiunque e non esclusivamente da un cinofilo esperto, come purtroppo spesso accade.
Questa particolare branca della cinofilia - oggi troppo inflazionata quanto intesa in modo semplicistico - necessita di un lungo periodo di apprendistato, molta esperienza e competenze specifiche.
Pensare di "ottenere il diploma" in una qualunque scuola cinofila e cominciare ad occuparsi di cani problematici, è il primo grande errore le cui conseguenze vengono inevitabilmente pagate dai cani stessi.



Buona vita Tibu da tutti noi!!!